ALCHECHENGIO2

Originario della Colombia, l’Alchechengio è una pianta erbacea sempreverde della famiglia Physalis Peruviana, il suo frutto una piccola bacca di colore arancio e dal sapore acidulo, che cresce tra gli 800 e i 3000 metri di altezza. L’Alchechengio cresce in climi caldi, in piccoli ma robusti cespugli che simili a lanterne cinesi di carta, delicatamente ospitano al loro interno i loro piccoli frutti gialli. Una volta raccolte, le bacche di Alchechengio vengono essiccate al sole e sviluppano un gusto robusto e complesso di agrumi, apprezzato da tutti: dai grandi chef ai bambini. I frutti vengono raccolti a mano e lavati con acqua e limone, dopo appurati controlli e selezioni le bacche vengono asciugate lentamente a temperature controllate e, giunte in Italia, sono controllate da laboratori riconosciuti che certificano l’assenza di pesticiti, aflatossine, metalli pesanti e microbi. L’Alchechengio, alicamento color oro, però non è il solito frutto secco, vanta infatti un eccellente profilo nutrizionale. Le bacche di Alchechengio sono note in particolar modo per le sue elevate quantità di carotene e bioflavonoidi (vitamina P), sostanze nutritive che hanno dimostrato essere d’ aiuto per la produzione di attività anti-infiammatorie, antiossidanti e per il rinforzo e la protezione dei capillari. I bioflavonoidi migliorano il tono venoso, aumentano la resistenza delle pareti dei vasi capillari, si dimostrano utili per le vene varicose, per alleviare il dolore e il gonfiore delle gambe “pesanti“. Sono consigliabili anche nella cura delle emorroidi e per contrastare la fragilità capillare di viso e gambe. Nelle bacche di Alchechengio sono inoltre presenti carotenoidi e il retinolo, precursore della vitamina A che hanno un’azione protettiva degli occhi, migliorano la visione e mantengono sana la retina. Hanno inoltre effetti benefici sui disturbi della vista, riducendo i fenomeni di abbagliamento e migliorando la visione crepuscolare. Tra i carotenoidi in queste bacche è presente la Zeaxantina che impedisce l’insorgenza di danni di origine fotochimica, mentre il Betacarotene presente, rende queste bacche ideali per prevenire disturbi legati agli stati di raffreddamento (infiammazioni della gola, delle mucose respiratorie) potenziando così l’azione dell’Acerola e delle bacche di Goji Xing Dal. Le bacche di Alchechengio oltre ad essere un’ottima fonte di Vitamina A, Vitamina C e contengono buone quantità di fibre, Pectina, proteine e fosforo e ferro. Le bacche di Alchechengio sono state usate fin dai tempi antichi per le sue proprietà di stimolo della funzione renale, come diuretico e depurativo, stimolano infatti la secrezione delle mucose, favorendo l’eliminazione degli scarti dei processi digestivi. Non per altro si rivelano utilissime anche in caso di sapore “amaro” in bocca. Tra gli antagonisti di questa classe di sostanze abbiamo: caffè, fumo, ma anche molte classi di farmaci tra cui: antibiotici, cortisonici e acido acetilsalicilico. Le bacche di Alchechengio possono essere assunte come spuntino, da sole o assieme a frutta fresca, mescolate con yogurt o nelle insalate. Se vi piace essere più artisti in cucina, potete ricoprire le bacche di Alchechengio di cioccolato fuso o aggiungerle come ingrediente alle vostre torte.

ACEROLA2ACEROLA

L’Acerola è una pianta originaria del Sudamerica e della zona tropicale delle Antille. Viene coltivata soprattutto in Brasile. E’ un arbusto o un piccolo albero che può raggiungere anche i cinque metri di altezza. Il clima ideale è quello tropicale e predilige i terreni sabbiosi o argillosi. Le foglie sono dapprima rossastre per poi diventare di colore verde scuro. Il frutto dell’Acerola è ovale, con dimensioni di 1-2 cm, colore rosso intenso (giunto a maturazione), sapore acidulo, morbido, succoso, con una buccia sottile e un grosso seme all’interno. I frutti vengono raccolti ancora verdi: la concentrazione di vitamina C diminuisce con la maturazione del frutto. Dai frutti, tolto il nocciolo, si ricava il succo che viene concentrato, essiccato e polverizzato fino ad ottenere un estratto con un altissimo contenuto di vitamina C; durante il processo di essiccazione del frutto la vitamina C non viene degradata, Il succo di questo frutto viene commercializzato comunemente in Brasile (per febbre e dissenteria) mentre in Europa questo sta avvenendo solamente negli ultimi anni. Acerola Day è stato sottoposto a controllo microbiologico (carica microbica mesofila, muffe e lieviti), aflatossine, metalli pesanti e pesticidi in laboratori italiani certificati. Acerola Day è confezionato in buste stand up richiudibili ermeticamente, scelte per preservare la qualità mantenendo il prodotto fresco fino ad esaurimento della confezione e proteggendo dalla luce le preziose molecole nutrizionali. Fonte di vitamina C che aiuta a sostenere l’equilibrio immunitario, malattie da raffreddamento, sindromi influenzali, fragilità capillare, coadiuvante per l’assorbimento di ferro nelle anemie. Nessuna controindicazione nota, nessuna avvertenza richiesta e nessun effetto riportato alle dosi raccomandate. Non essendo sintetizzabile dall’organismo umano, il fabbisogno di vitamina C è assicurato dagli alimenti, soprattutto da frutta e verdura fresca. Nei fumatori il fabbisogno di vitamina C dovrebbe essere incrementato di 35 mg/die rispetto ai non fumatori (Institute of Medicine, 2000). Il fabbisogno di vitamina C aumenta anche in caso di infezioni e nel decorso post-operatorio; potrebbe aumentare in associazione ad alcuni farmaci che favoriscono l’escrezione della vitamina (salicilati, tetracicline, barbiturici). In caso di un apporto insufficiente di vitamina C, inferiore a 10 mg/die, compaiono i primi sintomi di scorbuto (malattia di Moller-Barlow): gengivite con tendenza al sanguinamento, cute secca e ruvida, affaticamento ed astenia; successivamente si manifesta fragilità capillare con ecchimosi. In età pediatrica lo scorbuto interferisce con lo sviluppo dei denti e delle ossa. Attualmente lo scorbuto è una condizione patologica poco frequente, riscontrabile nelle popolazioni povere e qualche volta nelle persone anziane e negli alcolisti, mentre è più facile riscontrare uno stato di ipovitaminosi. La somministrazione di dosi eccessive di vitamina C può favorire la formazione di calcoli renali.

Consigli d’uso: la polvere può essere aggiunta da ½  a 1 cucchiaino ad acqua, yogurt, succo o centrifugato di frutta. Può essere usata durante l’allattamento e in età pediatrica.

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